Octagone Hub creativo, per gioco

Premio Archimede: di riconoscimenti e di riconoscenza.

22 Aprile 2017 / by Luca Poletti

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Volevo raccontarti un fatto relativo a Octagone, anche per ringraziare una persona che mi ha aiutato a perfezionare il gioco. Molti anni fa, quando decisi di dedicarmi ai giochi da tavolo, mi rivolsi ad un consulente a Milano per capire come si potevano proteggere le proprietà intellettuali e lui mi consigliò, tra le altre cose, di partecipare al Premio Archimede. Riservato ai giochi da tavolo inediti, questo concorso è di un certo rilievo e vede la partecipazione anche di autori stranieri. Tale soluzione mi avrebbe consentito di capire il gradimento del giocoda parte di una giuria di addetti ai lavori e, cosa ancora più importante, testarne l’originalità, capire cioè se non ci fosse già in giro un gioco del genere. Le cose sono andate bene, nel senso che Octagone passò le selezioni e arrivò in finale (vedi link). Con l’occasione ho così  potuto parlare con Leo Colovini (questo dice di lui wikipedia e questo quanto dice lui sul premio), membro della giuria nonché  autore del libro “I giochi nel cassetto” , Bibbia portatile per gli autori italiani di giochi. Nel tempo che mi ha generosamente dedicato, Leo (lo chiamo per nome, siamo colleghi :)) mi ha descritto Octagone come un gioco divertente e con una buona meccanica ma che presentava due difetti. Il primo era che Il gioco, indicato come ideale per 2, 3 e quattro giocatori, dopo averci fatto qualche partita si era dimostrato deludente nelll’opzione a tre e quattro se giocato tutti contro tutti, impossibile elaborare strategie credibili.  Detto, fatto, “canc”. Il secondo difetto era insito nella natura del gioco, era un gioco “astratto”, senza tema. Bisognava dargli un’ambientazione e un contesto specifico. Qui mi sono fermato a pensare. I giochi astratti hanno molti estimatori, quindi l’astrattezza non è un difetto in sé, è un genere. Da qui la domanda: sarà possibile trasformare un gioco astratto in un gioco con un tema? Accade spesso. E se ognuno fosse libero di dargli un proprio tema preferito? Questo accade molto meno spesso. Io ci voglio provare, io voglio che ognuno si senta libero di dare a Octagone una propria interpretazione, un contesto originale e una veste personalizzata perchè ognuno ha una storia da raccontare. Questa è diventata la mia missione. Tornando a Leo. Ricordo che davanti a tanta gentilezza e simpatia da parte sua (la competenza era fuori discussione) ho pensato che magari l’avevo incontrato in una giornata  in cui era particolarmente bendisposto. Ma quando, due anni più tardi, al Premio Archimede 2008 io riuscii a qualificarmi nuovamente per la fase finale con il gioco “art merchants” mi ritrovai a parlare con lui del mio nuovo gioco e mi confermò l’ottima impressione avuta al primo incontro, dandomi consigli indispensabili per correggere e rendere più efficace il regolamento. Mi fa piacere ringraziare pubblicamente Leo Colovini, perché il suo atteggiamento è perfettamente in linea col mio modo di intendere la condivisione e con quanto scritto da Adam Grant nel suo libro “Più dai più hai – un approccio rivoluzionario al successo”. Precisamente a pagina 70 l’autore parla di un altro Adam, Adam Rifkin  fondatore  dell’esteso network professionale 106 miles e conosciuto come un grandissimo giver. Rifkin si è dato una regola semplicissima, denominata “dei cinque minuti”. << Devi essere disposto a fare qualcosa che ti porti via al massimo cinque minuti per chiunque>> . Questo senza aspettarsi nulla in cambio. Consiglio vivamente la lettura del libro, è illuminante. Leo Colovini forse aveva l’orologio fermo e non si è accorto che i cinque minuti erano passati. Del resto altre persone incontrate fino ad oggi si sono comportate in modo simile e   io le colloco tutte nel mio ideale “orto dei giusti”. Spero un giorno di poter restituire a qualcuno quanto ho ricevuto, per il momento…ne approfitto.

Grazie ancora Leo, anche a nome degli altri partecipanti alle varie edizioni del Premio Archimede che sicuramente avrai aiutato dedicandogli anche solo cinque preziosissimi minuti. Se leggerai mai queste righe mi auguro che ti piacciano, così magari mi metti anche un like alla pagina facebook ;).

 

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