Octagone Hub creativo, per gioco

Ticket to rise. Il tour é finito, forse…

12 Giugno 2023 | Senza categoria | Permalink

 

Per un mese intero, dal 15 aprile al 14 maggio, ho condiviso con il pubblico lombardo dieci tappe dimostrative nelle province della regione, spostandomi in treno, più una tappa speciale.

Totale: 2482 KM

Nella tappa speciale mi sono presentato al museo della scienza e della tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano con divisa d’ordinanza, per fare qualche scatto con i treni d’epoca, ma non solo.

Dei simpatici turisti mi hanno chiesto di posare con loro per una foto ricordo, così come ho fatto con la custode del sito. Fuori programma che resteranno dei felici ricordi.

Purtroppo per due province non c’è stata la possibilità di organizzare le rispettive tappe, giuro però di averci provato fino alla fine ma non c’è stato verso.

Quindi due tappe cancellate, in perfetto stile Trenord.

Ho voluto fare questo tour per tornare in mezzo alla gente, volevo il contatto analogico che ho sempre voluto e incoraggiato dal primo giorno che ho lanciato il progetto Octagone.

Mi servivano delle risposte, dovevo rinfrescarmi le idee.

Dal momento che non posso dedicarmi a tempo pieno a Octagone questo evento mi ha allontanato inevitabilmente da altre attività del progetto, ugualmente meritevoli e forse con scadenze più ravvicinate, che verranno inevitabilmente rallentate.

Forse avrei potuto e dovuto ricontattare le aziende conosciute in fiera, online oppure visitate di persona.

Vendere o raccontare?

Meglio pensare a vendere, per poter finanziare il progetto, oppure spiegare il cos’é e il perché di octagone?

Va beh, cercherò di recuperare, in questo perpetuo rincorrere le idee che mi appaiono all’orizzonte.

Una sola ragione mi permette di resistere in questo stato di perenne apnea: la passione.

Come In ogni viaggio importante i ricordi più belli vanno oltre ai luoghi che si visitato, anche perché ho avuto poco tempo per farlo, ma sono più legati alle persone che si incontrato. Ognuna di queste, sei vuoi ascoltarla, ti regala qualcosa. Sta a te coglierla.

Chiacchierare con chi ha collaborato a organizzare, confrontarsi con colleghi autori , ascoltare i giocatori. Questa é la vera ricchezza.

Passare del tempo insieme

Passare del tempo insieme, anche pranzando o cenando, sono felicissimi momenti che hanno accompagnato questo mese a spasso per la Lombardia.

Bei ricordi, come quello del bimbo con disturbi autistici che per 23 minuti presta attenzione continua al gioco, con grande stupore della mamma, che cronometra e monitora ogni attività del figlio, come previsto dalla terapia. La stessa mamma che mi ringrazia e mi fa i complimenti.

Già questo potrebbe bastare per giustificare tutto lo sbattimento del tour.

Poi c’é chi si ferma a fare diverse partite e anche se non compra il gioco va bene uguale: ho guadagnato in altro modo, gustandomi il suo coinvolgimento.

Tra questi anche giocatori espertissimi che mi danno consigli, fanno i complimenti per il gioco, la confezione e per come lo propongo.

La nuova versione da viaggio ha superato brillantemente l’esame, riscuotendo molti apprezzamenti.

Parlando del Tour, la difficoltà più grande non é stata trovare le idee e cercare di realizzarle, con tenacia e passione ci riesci, ma piuttosto convincere altre persone a partecipare attivamente al progetto.

Non potendo organizzare a distanza le tappe del tour, trovare location e promuovere in loco gli eventi dovevo necessariamente coinvolgere realtà sul posto.

Sono stato fortunato perché alcune collaborazioni sono state strette con persone che non mi conoscevano e si sono fidate di quanto ho loro raccontato.

Oltre a loro ringrazio Rezia Design, che in un modo o in un altro non si perde nulla del progetto Octagone, e Michela Chiecchi che con il suo atelier ha creato la divisa d’epoca che ho fieramente esibito durante il tour.

Quelli che vedi qui sotto sono i loghi delle realtà che hanno aderito ma posso dire che almeno altrettante sono state contattate e in modo più o meno elegante hanno declinato l’invito, alcune sinceramente a malincuore.

Octagone é un progetto assertivo, chiedo spudoratamente e liberamente la collaborazione di chi ritengo interessante, indipendentemente da quanto sia “grande”, ben sapendo che la riposta potrà essere, altrettanto liberamente, un no.

 

Cos’ha comportato organizzare il tour Ticket to Rise?

 

É stato un lavoro impegnativo:

Contatti con potenziali collaboratori.

Individuare la location delle tappe e, dove possibile, fare sopralluoghi.

Pensare e realizzare elementi complementari coerenti col tema delle ferrovie anni ‘30, come la divisa da capotreno o i biglietti ferroviari dei giocatori da obliterare alle diverse tappe, attestando vittorie e sconfitte.

Progettare e confezionare una versione ad hoc di Octagone in 100 esemplari

Promuovere l’evento online con video e locandine.

Curare l’attività social.

Progettare e realizzare il logo di Trans Lombardy Express.

Improvvisare, come la’uscita al museo della scienza e della tecnologia di Milano.

Raccontare tutto questo.

Anche questo dimostra quanto Octagone ormai non sia più solo un gioco ma piuttosto un progetto creativo.

E la cosa mi gasa parecchio.

Iniziative come il tour ti permettono di ampliare gli orizzonti e di scorgere sempre qualcosa di nuovo.

Se vuoi rivivere le tappe del tour ai seguenti link trovi i post pubblicati sulla pagina facebook di Octagone:

 

Tappa 1

Tappa 2

Tappe 3 e 4

Tappa 5

Tappe 6 e 7

Tappe 8, 9 e 10

Tappa Speciale al Museo della scienza e della tecnologia.

 

Ma il viaggio non é finito…

 

Luca Poletti

 

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Che cos’é Octagone?

11 Giugno 2023 | Senza categoria | Permalink

 

Benvenuto in Octagone.

Hai idea di dove sei finito? No?

Bene, allora cercherò di spiegartelo, ma prima di tutto mi presento: mi chiamo Luca Poletti e sono autore e curatore di quanto trovi all’interno di questo sito.

 

 

 

OCTAGONE: IL GIOCO

Ho inventato il gioco Octagone tanti anni fa. Nel tempo ho modificato il regolamento grazie anche ai suggerimenti di giocatori e di altri autori, raccolti in occasione di manifestazioni di settore o eventi dimostrativi come Ideag Mantova, Treviglio in gioco, ideag Parma e Bergame. Preziosissime anche le indicazioni ricevute partecipando alla fase finale del Premio Archimede (ne parlo qui).

Octagone é un gioco astratto per 2 o 4 giocatori, comprensibile dai 6 anni grazie a un apposito regolamento. Semplice ma non banale, è un gioco veloce con partite da 15/20 minuti. Quindi se vuoi ricordarti quanto ti divertivi a giocare da piccolo, Octagone potrebbe aiutarti a rivivere quei fantastici momenti.

 

OCTAGONE: IL MEDIA

D’altronde tu come chiameresti qualcosa che é in grado di veicolare un’idea, raccontare una storia?

Io lo chiamo proprio “media”, esattamente come può esserlo un libro, un post, una foto o un’opera d’arte.

Pensaci un attimo.

Divertente per definizione, l’intrattenimento ludico offre un’esperienza coinvolgente, replicabile e condivisa con amici o perfetti sconosciuti. Il gioco parla e fa parlare, lasciando il segno nella memoria dello spettatore partecipante.

Qui sotto trovi alcuni scudi (così si chiamano le tessere del gioco) di alcune edizioni di Octagone andate in stampa ad oggi. Acquerello, illustrazione digitale, grafica e fotografia: noti come si possano usare stili e tecniche diverse per interpretare Octagone?

 

Poi c’é un’altra cosa che lo rende così versatile, cioé il fatto che, pur essendo un gioco in scatola, in realtà Octagone in scatola non lo trovi mai.

Preferisco infilarlo in un tubo, in una busta in tessuto oppure in un cofanetto che ricorda un libro (foto a fianco). Sono infatti alla continua ricerca di quel tocco di design che distingua Octagone, anche utilizzando materiali o adottando soluzioni insolite per i prodotti ludici. Sto studiando nuove confezioni, veramente originali, che sicuramente ti sorprenderanno. Dammi solo un po’ di tempo 😉

Insomma, tanta fantasia e creatività dentro e intorno a Octagone.

 

OCTAGONE: IL PROGETTO

Tutto questo mi ha convinto a investire tempo, energia e risorse in un percorso creativo che ha portato Octagone a essere il marchio internazionale che distingue il mio sogno, libero e indipendente. In Octagone confluiscono tutte le mie passioni ma per realizzarlo mi sono dovuto mettere in discussione documentandomi, sbagliando e imparando .

Studio e realizzo le varie edizioni del gioco impiegando maestranze produttive molto piccole, soprattutto del territorio valtellinese (ne parlo qui). Amo lavorare con artisti per realizzare nuove versioni del gioco, come ad esempio con il maestro Angelo Balduzzi e l’illustratrice/grafica Giulia Tassi. Cerco di collaborare con menti creative anche per promuovere il progetto, in particolare attraverso dei video. Eccone alcuni esempi (in ordine cronologico): Let it play, #inpuntadipiedi e La casa di cartone. Queste esperienze mi regalano anche la possibilità di divertirmi con gli amici (come puoi notare in questo video), giocando a fare lo sceneggiatore piuttosto che il regista o l’attore. Non escludo che potrei anche umiliarmi spingendomi a fare il ballerino!

In ogni singola confezione di Octagone trovi qualcosa che ho realizzato personalmente con le mie mani, è il mio modo di rendere unico ogni pezzo, di trasmetterti la mia passione.

La mia ambizione é di offrire molte versioni diverse di Octagone. Piccole o piccolissime tirature, ognuna con la sua storia, evitando di sfornare un unico lotto industriale “made in China”.

Non é facile perché non ho sponsor o aziende alle mie spalle che rischiano per me, ci sono solo io con il mio sogno.

 

Fortunatamente, come già detto, ci sono persone che hanno deciso di condividere un tratto di strada con me, concedendomi la propria collaborazione o aiutandomi in diversi modi. Primi tra tutti lo studio Rezia Design con il suo know-how e chi, preferendo restare nell’anonimato, mi sostiene nella parte informatica.

Il progetto Octagone si pone due fini: da una parte offrire un’esperienza ludica al giocatore finale e dall’altra proporre un mezzo di comunicazione a realtà come artisti, aziende, enti, agenzie o più in generale a chi vuole presentarsi o presentare il proprio lavoro in modo creativo e non convenzionale.

Vuoi sapere una cosa? Per scrivere questo post sho riguardato il sito per cercare i link da inserire. É stata l’occasione per rivedere quanto fatto fino ad oggi. Sinceramente devo ammettere che é molto, visto il tempo limitato che posso dedicargli. Questo infatti non é il mio lavoro principale, quello che mi dà da vivere. Devo confessarti che un po’ mi sono emozionato.

Quindi cos’é Octagone? É qualcosa che visto da fuori appare molto piccolo ma, se ci entri, scoprirai quanto sia variegato al suo interno.

Per me Octagone é un meraviglioso microcosmo dove amo perdermi, per poi ritrovarmi con una nuova idea.

 

Luca Poletti

 

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